Che cos’è l’ozono?
L’ozono (O3) è composto da tre atomi di ossigeno: questa particolare struttura chimica spiega la reattività della molecola ed il suo comportamento a livello biologico.
La forma allotropica instabile dell’ozono (cioè la proprietà di esistere in diverse forme chimiche) tende a trasformarlo in ossigeno biatomico (O2). Due atomi di ossigeno formano la molecola base, mentre il terzo atomo di ossigeno dell’ozono può interagire con le molecole di altre sostanze. Grazie al suo elevato potere ossidante, è utilizzato come agente sbiancante, disinfettante e nella potabilizzazione dell’acqua.
L’ozono, insieme ad altrre forme reattive dell’ossigeno (superossido, ossigeno singoletto, perossido di idrogeno, ioni ipoclorito), viene prodotto dai globuli bianchi e da altri sistemi biologici come strumento per distruggere gli agenti estranei. L’ozono agisce infatti neutralizzando in modo diretto batteri, virus, funghi, ecc.. ed esercita quindi una potente azione anti-infiammatoria.
Nel 1856 l’ozono veniva applicato nella disinfezione delle sale operatorie e nella sterilizzazione degli strumenti chirurgici, nel 1892 un articolo descriveva come utilizzare l’ozono per il trattamento della tubercolosi e durante la prima guerra mondiale, i medici lo utilizzavano per curare le ferite, il piede da trincea e gli effetti dei gas velenosi.
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- Via intravenosa (mediante autoemo-infusione): il sangue viene prelevato per via endovenosa dal paziente, esposto all’ozono e rimesso in circolo.
- Iniezione intra-articolare o sottocutanea;
- Insufflazione intestinale;
- Applicazioni locali, con acqua ozonizzata, creme a base di ozono e olio ozonizzato.
Nell’utilizzo medico, il gas viene somministrato in precise dosi terapeutiche, sotto l’attento monitoraggio di un apposito spettrofotometro che ne verifica la giusta concentrazione. I potenziali benefici dell’ozonoterapia sono:
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- Azione fungicida, azione antibatterica ed inattivazione virale;
- Favorisce il rilascio e l’utilizzo dell’ossigeno corporeo;
- Provoca il rilascio di fattori di crescita che stimolano la rigenerazione osteoarticolare (adiuvante nel trattamento di ernia discale, reumatismo articolare ecc.);
- Analgesica – antinfiammatoria.
L’ozonoterapia, oltre che nella terapia del dolore, è stata oggi proposta e viene da molti utilizzata per il trattamento di malattie importanti come la sclerosi multipla, l’artrite reumatoide, le malattie cardiache e vascolari, il morbo di Alzheimer, la cistite, l’epatite cronica, l’herpes, il diabete, la degenerazione maculare ed altro ancora.
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- Il meccanismo d’azione proposto per l’utilizzo dell’ozonoterapia nel trattamento del cancro si basa sulla teoria che le cellule neoplastiche non proliferano in un ambiente che presenta un’elevata concentrazione di ossigeno. L’ozonoterapia agirebbe come adiuvante alla radioterapia o alla chemioterapia, aumentando la concentrazione di O2 nei tessuti dell’organismo e quindi anche a livello del tessuto neoplastico, anche se oggi non vi sono prove definitive a sostegno di questa teoria.
- Per quanto riguarda l’effetto terapeutico sull’HIV/AIDS, la somministrazione di ozono ha dimostrato risultati promettenti nei test in vitro (la molecola inattiva le particelle virali al di fuori dell’organismo), ma non vi è ancora una validazione definitiva riguardo ai benefici in vivo.
- Oggetto di discussione è l’utilizzo dell’ozonoterapia da parte degli atleti, nel tentativo di aumentare le prestazioni (modificherebbe l’ossigenazione nel muscolo a riposo), anche se questa metodica è diffusamente utilizzata.
- Una revisione della letteratura ha poi concluso che le iniezioni di ozono rappresentano un trattamento efficace per l’ernia del disco.
L’ozono può essere somministrato in diversi modi, tutti certificati da protocolli medico scientifici autorizzati dalla Sioot e approvati dal Ministero della Salute:
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- Grande autoemoinfusione: si prelevano 100 o 200 cc di sangue da una vena del braccio del paziente. Il sangue finisce in una sacca certificata. Senza staccare dal paziente l’ago del prelievo, un apposito dispositivo inserisce una miscela gassosa di ossigeno e ozono nella sacca e la mescola con il sangue prelevato. Il laccio emostatico viene quindi tolto dal braccio del paziente, la sacca viene sollevata e il sangue riaffluisce nell’organismo del paziente, portando con sé l’ozono e tutti i suoi effetti benefici.
- Piccola autoemoinfusione: il principio è lo stesso della grande autoemoinfusione, con la differenza che nella piccola autoemoinfusione sono prelevati pochi cc. di sangue dal paziente, arricchiti con la miscela gassosa di ossigeno e ozono e reiniettati con una siringa per via intramuscolare anziché per via endovenosa.
- Iniezioni di ossigeno-ozono sottocutanee, intramuscolari e intrarticolari: la miscela di ossigeno-ozono viene iniettata in diverse quantità, in diversi modi e in diverse zone del corpo, in base alla patologia da curare.
- Insufflazioni di ossigeno-ozono rettali, anali, vaginali, uterine e uretrali: la miscela di ossigeno e ozono viene introdotta nelle rispettive zone attraverso dei piccoli cateteri. L’ozono entra così in contatto diretto con tessuti soggetti a infezioni, infiammazioni, irritazioni, dolori o altre condizioni di disagio.
- Via topica: si applica su mani, braccia, piedi e gambe. La zona interessata viene avvolta in un sacchetto isolante di materiale plastico in cui viene fatto affluire l’ozono.
- Idropinica: il paziente beve regolarmente acqua ozonizzata e il suo organismo può così godere dei benefici globali dell’ozono.
La validità dei metodi di somministrazione dell’ozono e dell’ossigeno-ozono terapia come strumento di cura di numerose patologie è confermata da una bibliografia di oltre 1800 lavori pubblicati dal 1995 a oggi su www.pudmed.com, una sorta di enciclopedia online che riporta tutti i lavori scientifici pubblicati sulle più importanti riviste mediche.